L’intervento proposto si pone come limite ultimo all’edificazione, designando il luogo di transizione tra la città ed il Parco Bergamella-Adriano, ponendosi in continuità volumetrica con gli edifici realizzati nell’ambito del PII Bergamella, caratterizzandosi, in relazione alla localizzazione, come caposaldo. Il parco, con i suoi caratteri ambientali, diventa lo spazio privilegiato sul quale si erge il fronte del nuovo edificio, elemento connotativo alla scala del paesaggio. Lo sviluppo dell’edificio è caratterizzato dal disegno al suolo di un impianto a quadrifoglio sviluppata su 7 piani fuori terra oltre al piano terra e un piano interrato che ospita autorimessa e locali di servizio. SI ha quindi un corpo di fabbrica planimetricamente disarticolato, capace, pur attraverso un volume compatto di delineare prospettive mutevoli. Il piano terra, posto su di un podio, sopraelevato di 60 cm dalla quota del marciapiede si radica al suolo attraverso un basamento capace di mettere in relazione lo spazio interno comune dell’edificio agli spazi esterni privati del giardino. Al piano terra trovano spazio l’atrio di ingresso, un locale comune con bagno ad uso comune, un locale pulizie, un locale contatori, un deposito per passeggini e tutte le cantine ad uso dei singolo appartamenti. Le vetrate presenti alla quota zero che si alternano in una cadenzata sequenza tra spazi cavi ed elementi pieni, in cui si innestano gli elementi strutturali, costruiscono un continuum tra lo spazio interno e lo spazio esterno. La copertura si articola, partendo dal volume caratterizzato da una stereometria compatta, violata da profonde logge e finestrature, in tre doppie falde , due delle quali, orientate a sud al fine di ottimizzare la superficie fotovoltaica integrata. Dal punto di vista materico il progetto è caratterizzato dall’utilizzo di un intonaco effetto cemento grigio/beige che ne definisce una forte matericità capace di mettere in luce il carattere civile della nuova architettura, delineando una continuità culturale attraverso la reinterpretazione del materiale della cultura architettonica milanese. La progettazione dell’edificio tiene conto delle corrette metodologie e prassi realizzative per garantire la riduzione dei consumi energetici, i minor costi d’esercizio, la verifica di prestazioni impiantistiche in accordo con i requisiti di progetto richiesti dalla normativa vigente e promossi in ragione di una nuova etica di sostenibilità ambientale. Un attento studio integrato tra progettazione architettonica, impiantistica, strutturale è stato oggetto di un progetto di ricerca finanziato da Uniabita e coordinato dal dipartimento ABC del Politecnico di Milano che ha trovato in “Quadrifoglio Housing” l’applicazione concreta di innovativi studi volti al soddisfacimento dei più elevati standard architettonici, costruttivi ed ambientali.
Committente: UNIABITA soc. coop
Volumetria: 9.200 m3
Superfici: 2.900 m2
Anno progetto: 2020
Anno realizzazione: 2020-in corso
Progettazione e DL: FORM_A
Team di Progetto: Andrea Fradegrada, Sandra Maglio con Gino Baldi
Consulenti: ZH srl, B&C Associati
Immagini: Onirism
Fotografie modello: Isabella Paleari
Fotografie: Simone Bossi